Giovedì 30 giugno : Un “Americano” cecoslovacco

Il 30 giugno al Rome Chamber Music Festival si ascolterà “qualcosa di veramente melodioso e semplice”, come disse Antonín Dvořák del suo Quartetto per archi in fa maggiore, op. 96 detto l’“Americano”. Felicissimo di ritrovarsi riunito insieme ai suoi quattro figli e alla moglie appena giunti dalla Cecoslovacchia, Dvořák viaggiò in treno per Spillville. La gioia di trovarsi tra i suoi compatrioti in un ambiente finalmente rurale ,dopo il trambusto di New York, si manifestò nella composizione del suo Quartetto Americano che abbozzò in soli tre giorni! Di gran lunga il più popolare fra i quattordici quartetti, l’Americano riflette il suo desiderio di scrivere qualcosa di armonioso. Come spesso succede l’apparente semplicità -si vedano anche i riferimenti alle sonorità legate alle tradizioni popolari americane, slave e di altre tradizioni- maschera una notevole complessità compositiva. Coach del quartetto il violoncellista di fama internazionale Antonio Lisy.

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